In questa nicchia era collocata la centrale telefonica indispensabile per la direzione del tiro e la comunicazione con il resto del sistema di Festung Trient (la fortezza di Trento). Il Rapportsplan testimonia che vi era un collegamento telefonico corazzato e interrato con il castello del Buonconsiglio, sede centrale del comando di fortezza, oltre che con il forte Tenna.

La centrale telefonica della Piazzaforte di Trento nel 1917. Foto tratta da www.europeana1914-1918.eu
Le comunicazioni interne, in ossequio al principio di ridondanza dei sistemi, avvenivano anche mediante tubi interfoni, del tutto simili a quelli utilizzati sulle navi e presenti in vari ambienti del forte. Essi avevano il vantaggio di mantenersi affidabili anche in caso di attacco e collegavano essenzialmente i due osservatori corazzati in cupola con le batterie e la direzione del tiro. Inoltre era attiva una centrale di segnalazione ottica che, attraverso indicazioni luminose, comunicava con l’alfabeto Morse agli altri capisaldi vicini la situazione della fortezza. Gli scambi potevano avvenire con il Monte Celva e il forte Tenna. Il riflettore per le comunicazioni era posto sul lato occidentale del corridoio di batteria dei mortai in cupola.