Una eccezionale innovazione introdotta nel forti dello “Stile Vogl” fu l’adozione di un generatore di corrente centralizzato, per poter alimentare i riflettori, l’impianto di ventilazione, l’illuminazione interna e i collegamenti telefonici. Al generatore termico, costituito da un motore a benzina di 6 cavalli vapore, vennero abbinati degli accumulatori (delle batterie), che consentivano di immagazzinare l’energia elettrica prodotta ed utilizzarla anche quando il gruppo generatore era spento.

Generatore austriaco collocato in prima linea. Quelli adottati nelle fortezze erano simili (www.europeana.eu)
Naturalmente venne previsto anche un locale dove stivare i bidoni di benzina necessari al funzionamento delle macchine (immediatamente a sinistra del corridoio d’ingresso). Si trattava in assoluto di uno dei primi motori a Ciclo Otto mai portati in regione (il forte venne completato nel 1889) e la sua adozione fu oggetto di appositi test. Mentre questo apparato veniva installato al Werk Benne, al forte di Tenna venne montato un analogo sistema alimentato però a vapore. Le grandi colonne di fumo sviluppate e le difficoltà connesse allo stoccaggio del cannone convinsero la Direzione del Genio Militare ad adottare l’impianto di generazione alimentato a benzina.